Così come per quelle di origine pubblico-istituzionale, anche l’esperienza delle scuole di fabbrica non si esaurisce con l’ultima guerra. Due sono le realtà documentate in ambito industriale: quella del Lanificio Fratelli Cerruti di Biella e quella del Lanificio Ermenegildo Zegna di Trivero. Il secondo Dopoguerra vedeva tanto l’Italia quanto il Biellese molto cambiati rispetto alla situazione precedente il conflitto appena concluso e si prospettava una rinascita socio-economica mai vista. Eppure la questione dell’istruzione tecnico-professionale restava attuale. La necessità di avere maestranze e/o potenziali maestranze istruite al passo coi tempi e con le nuove tecnologie disponibili rimaneva un problema che non sempre gli istituti tecnici industriali o le scuole di indirizzo commerciale riuscivano a risolvere completamente, anche perché si presentava, come in passato, la possibilità di formare non tanto i giovani in età scolare quanto il lavoratori già in forza negli stabilimenti.
I dipendenti del Lanificio Cerruti poterono fruire di un “Corso libero di avviamento all’industria laniera” organizzato dall’azienda a partire dal 1966 “sotto gli auspici del Consorzio Provinciale Istruzione Tecnica di Vercelli”. Le lezioni si basavano su dispense che affrontavano temi specifici sebbene trattati a livelli generali come l’impiantistica industriale e le tecniche di lavorazione della lana.
L’impegno in ambito didattico di Ermenegildo Zegna ha avuto origini più antiche e si è articolato su più livelli. Per certi versi detta attività è tuttora in essere con la “Zegna School”, nata nel 2005 per formare gli addetti alla vendita nei negozi del gruppo, e, soprattutto, la “Escuela Zegna” istituita in Messico nel 1998 per insegnare a ragazzi disagiati come confezionare abiti.
Fin dai primi anni Venti Ermenegildo Zegna fu membro del consiglio di amministrazione e generoso sostenitore della “Pietro Sella” di Mosso (nel 1926 donò all’istituto le attrezzature del “gabinetto di chimica”. Nello stesso periodo intervenne a favore anche dell’altra scuola professionale di Mosso, la “Alberto Garbaccio”, fornendo indicazioni e dispense per il “Corso di Tecnologia Tessile” tenuto dall’ing. Alberto Meneghini.
Nel 1955 Ermenegildo Zegna volle istituire a Trivero la “Scuola Secondaria di Avviamento Professionale” a carattere spiccatamente industriale. Il primo corso risale all’anno scolastico 1955-1956 e si svolse in un edificio della frazione Guala. L’anno seguente le lezioni si tennero nei nuovi locali del Centro Zegna. Insieme ad altri imprenditori triveresi, il conte Zegna dotò la scuola di macchine per i laboratori del seminterrato, così che l’istituto venne sempre più a configurarsi come una valida occasione formativa per i ragazzi della zona, tanto che il numero degli iscritti fu costantemente in crescita fino alla riforma del 1962 che introdusse la scuola media unificata.
Negli anni Sessanta, per volere del dott. Angelo Zegna, il Lanificio Zegna aderì all’A.I.D.I.S. Associazione Industriale Drappieri per l’incremento dell’Istruzione Sartoriale, un organo nato dall’interessamento di alcuni imprenditori biellesi per la promozione e lo sviluppo di corsi professionali di sartoria. I corsi avevano durata biennale e si tenevano presso alcuni istituti salesiani in varie città italiane (Torino, Verona, Palermo ecc.). Gli associati si impegnavano a contribuire alla retta degli allievi, che comprendeva il corso e il più delle volte anche il convitto. Nonostante l’impegno e la bontà dell’iniziativa il numero degli iscritti risultò purtroppo esiguo.
Negli stessi anni fu attivato all’interno dello stabilimento di Trivero un “Corso libero di formazione professionale per l’industria tessile”. Le dispense erano distribuite ai dipendenti del Lanificio Zegna che intendevano approfondire le proprie conoscenze tecnico-pratiche a partire da una panoramica generale sul ciclo completo delle lavorazioni per poi entrare nel dettaglio dei singoli processi produttivi.