La "Strada della lana"
- Monumenti e itinerari di archeologia industriale nel Biellese
- La “Strada della lana”
- Il progetto
- Dai monti al piano
- Dall’artigianato all’industria
- I percorsi del lavoro
- Le meccaniche di Pietro Sella
- La forza motrice
- La fabbrica e le sue architetture
- Venti secoli di un paesaggio laniero
- Terra di telai
- Da filatori e tessitori a operai
- Da mercanti a industriali
- Il percorso
In un territorio come quello biellese tradizionalmente povero di vie di comunicazione, gli operai seguivano spesso per recarsi al lavoro sentieri lunghi e impervi, aperti attraverso i boschi per collegare le borgate sparse sui monti alle fabbriche edificate lungo i torrenti. Se fra i tragitti più frequentati vi fu sicuramente la “Strada dell’oro”, che metteva in comunicazione Castagnea e l’alto Triverese con i lanifici di Masseranga e della Valsessera, altri percorsi molto battuti si trovavano in Vallestrona: si ricordano ad esempio la strada detta “dei tessitori”, che dalla frazione Livera di Pettinengo raggiungeva Pianezze a breve distanza dal maglificio Maggia, e il sentiero detto “d’la turbin-a” che consentiva agli operai provenienti da Pettinengo e dai paesi limitrofi di raggiungere rapidamente la località Romanina e le fabbriche Bertotto. Altri sentieri molto utilizzati erano lo Strusi e il Tribbi che da Veglio scendevano verso la Romanina e Pianezze. Recentemente è stato ripristinato lo storico sentiero utilizzato per circa un secolo dagli operai residenti nelle numerose frazioni di Curino e del Mortigliengo per raggiungere gli opifici di Ponzone e della Vallefredda; il percorso si snoda attraverso le ultime propaggini delle Rive rosse, un ambiente di pregio dal punto di vista naturalistico.
Per meglio valorizzare e far conosce- re questo itinerario è stata ideata la manifestazione “Turno di notte”, che prevede un percorso notturno guidato lungo il tratto del sentiero che parte dal Rifugio Sella di Baltigati e raggiunge la “Fabbrica della ruota” con un cammino di circa 40 minuti. Lungo il percorso gli attori di Ars Teatrando recitano alcune scene appositamente scritte, che propongono situazioni di vita operaia lungo i sentieri del lavoro: commenti sull’ambiente della fabbrica, le preoccupazioni per gli infortuni e i licenziamenti, le relazioni di collaborazione o di scontro tra operai e industriale, ma anche i giochi seduttivi tra i giovani operai, l’immaginario legato al magico e al leggendario. (G.V.)