Fabbriche e fabbricati
- Fabbriche e fabbricati
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- I villaggi operai biellesi
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- Ciminiere e ciminiere… il Biellese
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- Le Pettinature Rivetti
- La sede dell’Unione Industriale Biellese
- L'”Albergo di virtù” del Santuario di Oropa lungo le rive del Cervo
- Ospizio di Carità di Biella: fabbrica di calzetti
- Pettinatura Italiana Limited
- Occhieppo Superiore e i suoi folloni
- Montagna e fabbriche: dialettica e simbiosi
- Schemi insediativi del rapporto tra fabbrica e paesaggio
Gli “schemi insediativi del rapporto tra fabbrica e paesaggio” sono un’elaborazione concettuale e grafica dell’architetto prof. Marco Trisciuoglio, docente presso il Politecnico di Torino. Sono stati pubblicati per la prima volta in occasione della mostra Le fabbriche e la foresta, allestita presso la Fabbrica della Ruota nel 2000 (con relativo catalogo). Gli stessi elaborati sono riproposti nell’allestimento di Woolscape, sempre alla Fabbrica della Ruota, dal 2023.
All’interno del catalogo di Le fabbriche e la foresta, gli “schemi” sono inseriti nel contributo redatto dal professor Trisciuoglio dal titolo “La fabbrica nella foresta. Aspetti del paesaggio industiale“.
Qui di seguito sono riportati i singoli elaborati con il commento originale.
Il mulino si insedia non lontano dagli abitati che ne fruiscono, vicino a un torrente d’acqua affluente di quelli maggiori.
La manifattura domestica si insedia nei centri abitati dove le attività tessili venivano svolte dall’intera famiglia nelle stesse abitazioni, mentre materie prime e lavorate vengono trasportate su percorsi antichi e consolidati.
Con l’edificio multipiano le lavorazioni tessili si accentrano a seguito dell’introduzione dei macchinari e il lanificio si colloca lungo il corso d’acqua dal quale trae la forza motrice.
L’edificio multipiano si amplia, si dota di infrastrutture, adotta la macchina a vapore come ausilio alla forza motrice dell’acqua, mentre le ramme (stenditoi) occupano ampi spazi nei pressi dell’opificio.
L’edificio a shed amplia l’impianto preesistente: il ricorso all’energia elettrica e nuove esigenze distributive del processo produttivo creano la fabbrica orizzontale.
L’edificio a shed è indifferente alla localizzazione, non più legato alla fonte di energia, può cercare siti meglio serviti dalle infrastrutture.